
La laurea in ingegneria mi ha dato una preparazione tecnica trasversale, ma soprattutto il desiderio di capire il funzionamento di quello che mi circonda. Studiando parallelamente musica, questo modo di vedere le cose mi ha influenzato profondamente. Quindi ho sempre cercato di capire come funzionano le cose anche in musica e mi sono accorto negli anni che l’unico modo di poter creare musica è capendone prima il funzionamento: come nella matematica, possiamo paragonare le note a tanti piccoli mattoncini che come parti di una formula contribuiscono a creare il teorema finale.

Apparentemente musica e ingegneria possono apparire mondi distanti. La musica come un mondo un po’ “pazzo” di sola creatività, l’ingegneria come un mondo di sola e fredda tecnica. In realtà sono complementari uno per l’altro, a partire dal fatto che le forme d’onde del suono possono essere ricondotte in forma matematica. I singoli suoni possono essere assemblati con creatività per creare un brano musicale, proprio come l’ingegnere dà origine a qualcosa che prima non c’era utilizzando le leggi della tecnica.
I generi musicali sono categorie convenzionalmente riconosciute che identificano i brani in base all’appartenenza ad una tradizione oppure ad una convenzione. La grossa distinzione di base viene fatta tra musica popolare, musica folclorica e musica colta, che contengono a loro volta tutti gli altri generi.
Molti interpreti vengono inquadrati in un genere particolare per ragioni esclusivamente commerciali e molti generi vengono definiti in base all’ambiente a cui sono destinati (discoteca, sala da concerto, chiesa, teatro, ecc…).

Ma cos’è che accomuna tutti questi generi? La nostra chiave si chiama armonia musicale, che avvicina e crea ponti e relazioni fra tutte le musiche! Questo è un bellissimo messaggio di pace e concordia tra popoli: non esiste più la mia musica superiore alla tua musica, ma musiche di diverse tradizioni con un’unica radice comune: il suono e la sua organizzazione che lo trasforma in musica.
Oltre la musica, il termine “armonia” viene utilizzato in riferimento al sentirsi bene con se stessi, con gli altri e con il mondo; il concetto di armonia riguarda il come diversi elementi di un fenomeno più grande possono “stare insieme” in modo sensato, piacevole, coerente.
Per comporre musica, ogni civiltà ha sempre utilizzato uno specifico sistema di suoni; ogni popolo, come ha la sua lingua con la sua grammatica e sintassi, così ha anche la sua musica, con i suoi suoni e le sue regole. La cultura europea ha dato vita, a partire dal XVI secolo, ad un importante sistema di suoni detto sistema tonale: i generi musicali mostrati nell’immagine precedente fanno parte di questo sistema.
Tre o più suoni, scelti secondo determinati criteri ed emessi contemporaneamente, danno vita ad un accordo: l’armonia è lo studio degli accordi e della loro concatenazione. Tra un accordo e l’altro esiste una funzionalità: è possibile stabilire gerarchie e successioni di accordi secondo precisi criteri di ordinamento.
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